Si chiama key bumping il nuovo incubo dei padroni di casa, chiamati a difendersi da nuove tecniche d’intrusione ad opera dei ladri. Questi ultimi sono riusciti a mettere appunto un sistema di apertura porte senza scasso, con evidente apprensione di cittadini e forze dell’ordine.

Un tempo avere una porta blindata significava assicurarsi quasi automaticamente la protezione contro i topi d’appartamento. Oggi, purtroppo, non è più così: i ladri si sono ingegnati nel corso degli anni, sviluppando sistemi d’azione sempre più all’avanguardia.

Il key bumping rappresenta l’ultima e più sofisticata evoluzione in tal senso, consentendo ai malviventi di introdursi nelle case altrui senza lasciare segni di scasso. La porta viene aperta grazie all’utilizzo di una chiave a urto, appositamente limata, su cui viene inferto un colpo secco: con un po’ di esperienza, questo meccanismo riesce a far scattare la serratura e, di conseguenza, a dare via libera all’intrusione.

Come è possibile difendersi in questi casi? E’ bene sapere che il key bumping funziona con tutti i tipi di cilindri a pistoncini, siano essi a profilo europeo o meno, laddove la punzonatura risulti di qualità non eccelsa. Il punto debole di questa tecnica sta però nel fatto che non esiste una chiave universale per forzare il cilindro, poiché entrambi devono avere lo stesso profilo. Ecco allora che diventa importante nascondere agli occhi esterni la marca del produttore del cilindro ed, eventualmente, montare un defender, meglio ancora se di marca diversa. Le chiavi a duplicabilità controllata poi, quelle codificate, garantiscono una maggiore sicurezza, in quanto per il ladro è più difficile procurarsi la chiave grezza da usare come perno.

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