Quando si verifica un
corto circuito elettrico, le
cause di malfunzionamento possono essere molteplici, così come le
precauzioni da adottare per evitare il peggio.
Il corto circuito si verifica in presenza di una riduzione totale o parziale della resistenza, lungo un punto qualsiasi del circuito elettrico. Il passaggio di un flusso di corrente elettrica di intensità troppo elevata, dovuto a
contatto interno o a
guasto di un’apparecchiatura elettrica collegata al circuito stesso, fa scattare il dispositivo di sicurezza che protegge l’impianto e interrompe l’erogazione di elettricità. Avere a disposizione un salvavita è la prima precauzione di cui dotarsi per evitare incidenti domestici anche fatali. Se il salvavita continua a scattare anche dopo essere stato riacceso, bisogna intervenire sul guasto e ripararlo prima di poter riattivare l’impianto: in particolare, occorrerà staccare tutte le prese di corrente dei punti luce fissi e degli elettrodomestici, per poi riattaccarli uno ad uno e riattivare il salvavita di volta in volta: in questo modo sarà possibile individuare la fonte del malfunzionamento.
Se si avverte
odore di bruciato, è necessario staccare la corrente ed eventualmente seguire l’odore stesso per individuare l’origine del problema.
Nel caso in cui non si riesca a rintracciare la fonte del corto circuito o a riparare il guasto, bisognerà rivolgersi ad un
elettricista, che provvederà a riportare la situazione alla normalità in tutta sicurezza.
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